La nascita e le prime fasi del cinema pornografico in Italia sono il tema di Luce rossa (496 pagine, Iacobelli Editore, euro 29), il nuovo libro di Franco Grattarola scritto con Andrea Napoli e appena arrivato in libreria.
L’opera analizza, con un taglio storico-informativo, la nascita, il travolgente successo e le prime gravi difficoltà del cinema a luce rossa in Italia, eventi che si concentrano in un arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Settanta e la prima metà degli Ottanta, ma che affondano le loro radici in epoca anteriore e approdano, senza apparente soluzione di continuità, alle nuove modalità del consumo pornografico rese possibili dall’evoluzione tecnologica (dalle videocassette a Internet).
La prima parte del volume ricostruisce il contesto storico-cronachistico relativo all’avvento del cinema hard nel nostro Paese, con alcuni approfondimenti specifici dedicati anche alla storia della rappresentazione del sesso in televisione e negli spettacoli dal vivo. La seconda parte si concentra invece sulla produzione cinematografica italiana a luci rosse dei primordi, quella relativa alla fase pionieristica 1979-1984.
Luce rossa sarà presentato il 29 maggio 2014 (ore 21) alla sala Trevi di Roma in un incontro moderato da Marco Giusti e a luglio a Viterbo (piazza della Morte, sede del dopofestival), nell’ambito del Tuscia Film Fest 2014.
Franco Grattarola (Bari 1963), studioso di storia del cinema, della televisione e del costume, ha pubblicato Pasolini una vita violentata (Coniglio, 2005), La Tuscia nel cinema (Melting Pot Edizioni, 2008) e Continuarono a chiamarlo Bud Spencer(Struwwelpeter, 2008 in collaborazione con Matteo Norcini. Ha inoltre collaborato alla nuova edizione del Dizionario del cinema italiano. I film vol.IV*-IV** di Roberto Poppi e Mario Pecorari (Gremese, 2009 e 2013) e scritto saggi per i volumi collettanei Il portaborse vent'anni dopo (a cura di Italo Moscati, Rubettino, 2011), Mario Camerini: la nscita della modernità (a cura di Arnaldo Colasanti e Ernesto Nicosia, Gli archivi del '900, 2011), Il cinema di Claudio Gora (a cura di Emiliano Morreale, Rubettino, 2013).
Andrea Napoli storico della filosofia moderna, studioso di storia del cinema e dei suoi settori più marginali. Nella prima disciplina si è dedicato soprattutto allo studio dell'opera di Thomas Hobbes. In ambito cinematografico si è occupato in particolare di storia della critica italiana e di cinema in genere. Insieme a Giovanni Grazzini ha pubblicato una raccolta di scritti cinematografici di Arturo Lanocita (Cinema '50. Pagine scelte di un critico militante, Gremese, 1991). Nel nuovo millennio ha collaborato a riviste quali Nocturno, Cine 70 e dintorni, Blue. u Nocturno ha ideato e tenuto per alcuni anni la rubrica "Italia X", dedicata alle prime stagioni del cinema pornografico italiano.