Termina mercoledì 12 aprile al cinema Lux di Viterbo la rassegna CineDoc 2017 con la proiezione, ore 18 e 21, di Figli della libertà.
È un viaggio attraverso scuole e non scuole, a conoscere pedagogisti, pediatri, formatori, a parlare con chi a scuola non ci è mai andato e con chi a scuola ha chiesto di andarci.
È "un film profondamente onesto, in cui non troveremo soluzioni impacchettate da applicare, convinzioni assodate da trasmettere o teoremi da dimostrare".
Saranno presenti alle proiezioni il regista Lucio Basadonne e Adele Caprio, psicologa e regista, autrice del libro Pedagogia, un’arte in divenire (Anima Edizioni Milano, 2014). La Caprio è presidente dell’associazione Le Nuvole di Civita Castellana, con la quale porta avanti Tavole Rotonde di Nuova Pedagogia in tutta Italia. Presente, sin dalla prima edizione, nello staff organizzativo del festival 'Tutta un’altra scuola' di Terra Nuova Edizioni, da due anni cura il progetto ScuolAgire, un corso di formazione rivolto ad insegnanti, genitori ed educatori che, partendo da un lavoro di decondizionamento personale permette, tramite lo strumento della Psicosintesi, di lavorare sul potenziale umano degli adulti in modo da salvaguardare il naturale potenziale umano dei bambini.
Alle 20.30 cena con il regista al circolo Il Cosmonauta, per prenotarsi tel. 0761.220206.
IL FILM
Anna Pollio e Lucio Basadonne hanno deciso di fare una scelta per l’educazione della loro figlia Gaia: lasciare la scuola e tentare un approccio più familiare, che rispetti i tempi e gli interessi del bambino. Gaia ora frequenta una progetto di pedagogia libertaria dove viene riconosciuto ai bambini la capacità di decidere come, quando, che cosa e con chi imparare. Niente, voti, niente compiti, niente banchi. Ma se a livello teorico è tutto perfetto, nella pratica i dubbi cominciano ad arrivare. Si riesce davvero ad imparare fuori dagli schemi scolastici?
Il documentario segue il papà Lucio quando mette in discussione la nuova scelta educativa quando si accorge che Gaia si sta “disallineando” dagli altri bambini. Si chiede se diventerà un outsider o una persona felice e realizzata. Per capirlo Lucio si lancia alla ricerca di chi non è andato a scuola per capire cosa ha combinato nella vita e rispondere alla domanda: ma chi cresce libero, infine, diventerà comunque schiavo?
Il documentario segue Anna, tormentata insegnante in aspettativa, che ha messo in discussione la sua vita nel sistema scolastico tradizionale. Se le cose davvero non funzionano, quanto è importante restare nel “sistema scuola” lottando per cambiarla dall’interno? Quanto è giusto educare all’obbedienza? Anna si confronterà con colleghi, esperti e altre mamme prima di decidere come continuare la sua vita.
Il documentario segue la piccola Gaia e i suoi compagni nel loro percorso in cui sono “liberi di imparare”. Accompagneremo Gaia e l’evolversi di questa “piena capacità di scegliere” mentre l’esame di fine anno, e con lui il confronto con il mondo reale, si avvicina.
Il documentario segue l’intera famiglia in un viaggio attraverso altre realtà per scoprire le scelte di chi, come loro, ha deciso di occuparsi in prima persona dell’ istruzione dei propri figli, ognuno con modalità diverse. Ma avere tempo per farlo è una possibilità per ricchi? Con uno stile leggero e irriverente i Figli della libertà mette in discussione la delega dell’istruzione chiedendosi se la scuola è un sistema di controllo che disciplina e limita la libertà o se è la nostra visione occidentale ed egocentrica, preda di ansie inesistenti, a portarci a una perenne critica del nostro sistema incapaci di accettare che quel sistema siamo anche noi.
GLI AUTORI
Lucio Basadonne e Anna Pollio nel 2015 hanno firmato Unlearning: il documentario, premiato in molti festival europei e proiettato in oltre 110 cinema, mostrava il loro viaggio di sei mesi, senza soldi, alla ricerca di modelli diversi dalla famiglia mononucleare di città: circhi, comuni, ecovillaggi.