Un evento speciale in un luogo speciale. Grazie alla collaborazione tra Tuscia Film Fest e Diocesi di Viterbo per la prima volta il cinema arriva nella Sala del Conclave del Palazzo dei Papi del capoluogo della Tuscia.
L'occasione il Giubileo straordinario della misericordia e il film biografico sulla vita di papa Bergoglio Chiamatemi Francesco, diretto da Daniele Luchetti e prodotto dalla Tao Due di Pietro Valsecchi.
L'appuntamento - che sarà anche una delle anteprime della tredicesima edizione del Tuscia Film Fest in programma a Viterbo dall'8 al 16 luglio - è per venerdì 15 aprile 2016 alle ore 21.
La manifestazione, la lista degli ospiti e le iniziative collaterali che saranno organizzate per l'occasione saranno presentati lunedì 4 aprile nella sede della Curia Vescovile di Viterbo ma la macchina organizzativa si è già attivata per rendere unico per la città e non solo l'evento. Diverse le adesioni a sostegno dell'iniziativa già raccolte, tra le quali l'Ance.
Chiamatemi Francesco è il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. È un viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo, sullo sfondo di un paese - l'Argentina - che ha vissuto momenti storici controversi, fino all'elezione al soglio pontificio nel 2013.
Negli anni della giovinezza Jorge è un ragazzo come tanti, peronista, con una fidanzata, gli amici, e una professoressa di Chimica, Esther Ballestrino, cui rimarrà legato per tutta la vita.
Tutto cambia quando la vocazione lo porterà a entrare, poco più che ventenne, nel rigoroso ordine dei Gesuiti.
Durante la terribile dittatura militare di Videla, Bergoglio viene nominato, seppur ancora molto giovane, Padre Provinciale dei Gesuiti per l'Argentina. Questa responsabilità in un momento così tetro metterà alla prova, nel modo più drammatico, la fede e il coraggio del futuro Papa.
Jorge nonostante i rischi si impegnerà in prima persona nella difesa dei perseguitati dal regime ma pagherà un prezzo umanamente altissimo vedendo morire o "scomparire" alcuni tra i suoi più amati compagni di strada.
"Ho iniziato questo viaggio che non credevo – ha dichiarato parlando del film il regista Daniele Luchetti - e oggi mi ritrovo se non altro a credere nelle persone che credono. In Argentina abbiamo conosciuto preti straordinari e l'incontro con la figura di Papa Francesco mi ha completamente sedotto".